sabato 17 marzo 2012

CURIOSITA' SU SORRENTO DALLA NOSTRA AGENTE SUL CAMPO

La Nostra agente a Sorrento, Valeria Castellano, ci racconta informazioni turistiche e curiosità sulla Penisola Sorrentina.
Foto di Livia Cirone






        








                                                            

(Prima parte)

Porta di Parsano Vecchia
Si tratta di mura cittadine di epoca vicereale, costruite in seguito all’invasione saracena del 1558. In corrispondenza della Porta di Parsano Vecchia, possiamo osservare i resti delle mura di epoca greco-romana.
Curiosità:  il nome deriva da Part-sana: si dice infatti che nella zona immediatamente fuori alle mura, tra le ultime zone a essere edificate, vi fosse il cimitero degli appestati.

Sedil Dominova 
E' l’ unico sedile nobiliare conservato in tutto il suo splendore. Istituito nel 1319, presenta cupola maiolicata e prestigiosi affreschi.
Curiosità: è l’ultimo sedile nobiliare ad essere rimasto perfettamente intatto.  Dal 1319 al XVI secolo fu il fulcro della vita politica cittadina; oggi è utilizzato da un circolo di anziani per giocare a carte e in occasione del Natale, gli stessi anziani vi preparano un bellissimo presepe.

Fontana de ‘o Schizzariello
Inizialmente posta nella piazzetta di fronte al Sedil Dominova, per molti secoli è stata una fontana che terrorizzava chi la guardava, perché rappresentava due orribili delfini con fauci che schizzavano acqua sui passanti. Oggi è stata restaurata e spostata di qualche metro, divenendo meno spaventosa.
Curiosità:  gli anziani continuano a chiamarla o’ schizzariello ma in pochissimi sanno l’origine del nome.

Tonnarella
Piccola insenatura costiera tra Marina Grande e Capo di Sorrento. Secondo la tradizione, in questi luoghi veniva praticata la pesca di piccoli tonni che venivano poi donati, per solidarietà, dal Comune ai poveri del paese.
Curiosità: il comune, fino ai primi anni del ‘900, faceva una gara d’appalto per affidare la pesca ad un solo pescatore che utilizzava delle reti particolarissime per pescare questi piccoli tonni.

Vallone dei Mulini
Si tratta di una grossa fessurazione del costone tufaceo, dovuta al raffreddamento del materiale lavico, al cui interno si scorge un mulino che veniva utilizzato per macinare il grano; per molti secoli questo luogo fu frequentato attivamente dai Sorrentini. Le acque che scendevano dalle colline alimentavano inoltre una segheria annessa al mulino, grazie alla quale nacque e si sviluppò il celebre intarsio sorrentino.
Curiosità:  i valloni sono molto diffusi in penisola, ce n’è uno anche più grosso a Piano di Sorrento; la curiosità e “romanticità” di questo luogo è che vi sono resti di strade e palazzi in fondo al vallone ricoperti di vegetazione. Questo vallone fu  collegato con il porto fino al 1866, data in cui venne realizzata Piazza Tasso, dopo di che il collegamento si interruppe e venne abbandonato, ma prima rappresentò il centro della vita cittadina, specialmente per i pescatori  che vi si incontravano di ritorno dal porto, e per le lavandaie che utilizzavano il rivolo naturale per lavare i panni.

Cisterne di Spasiano
Erano grandi vasche coperte che raccoglievano l’acqua potabile. Il loro nome deriva da Giovan Ferrante Spasiano, marito di Cornelia, sorella di Torquato Tasso. Sono attive a tutt’oggi.
Curiosità: queste grosse cisterne inizialmente furono costruite per approvvigionare d’acqua le ville dei nobili che preferivano abitare in zone suburbane più tranquille.  I cisternoni, costruiti in epoca romana, presentano una particolarità che li ha fatti funzionare fino ai nostri giorni, e per cui possono ancora assolvere la loro funzione: le pareti interne sono ricoperte di un compatto strato di intonaco che ha la caratteristica di essere estremamente rigido e duro, atto a scongiurare rischi di fessurazioni o depauperamento del rivestimento.

Punta Campanella
E' il lembo di costa che protende verso Capri. Secondo la leggenda, qui troviamo l’epigrafe dedicata ad Athena che Ulisse fece erigere in memoria del tempio, dopo aver sentito in queste acque il melodioso canto delle sirene.
Curiosità: da questa leggenda deriva probabilmente proprio il nome Sorrento.

Casa Cornelia Tasso
Residenza della sorella di Torquato Tasso. Lo scrittore soggiornava in questi luoghi quando faceva ritorno nella sua città natale.
Curiosità: si dice che il Tasso si rifugiasse in questi luoghi nel periodo del suo degrado psicologico.

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