martedì 10 settembre 2013

LE SPIAGGE DEL FUTURO: MARI INDIANI



di Federico Formignani

Più vaste, più varie, ancora (sino a quando?) più "deserte". In altre parole, ideali per una vacanza perfetta. Acque oceaniche, impreziosite da favolosi entroterra nei quali bellezze naturali e intense esperienze umane daranno al viaggio un significato unico

Un’infinità di chilometri di coste, dal Mare Arabico al Golfo del Bengala (tutto è comunque Oceano Indiano) mettono in fila una corona ininterrotta di incredibili spiagge frequentate, anno dopo anno, da un numero sempre maggiore di turisti e vacanzieri. Ancora pochi i locali – la vacanza marina o, in senso lato, l’abitudine ai bagni di mare non è nelle tradizioni degli Indiani - ma numerosi gli stranieri che non possono fare a meno di paragonare questi grandiosi scenari naturali alle spiagge europee o americane, oramai mortificate dall’abbondanza di case, di gente, di veicoli, di rumori. Qui è tutto così diverso; qui, lungo le coste dell’immensa penisola e nelle isole che le fanno da corona, persistono ritmi di vita adattati al respiro della natura e ancora incombono le magie di visioni da creazione del mondo, quando tutto era armonia e purezza.

Un panorama naturale diffuso e insieme una grande ricchezza da sfruttare convenientemente. Per di più, raggiungere oggi lontani paesi, anche per una semplice vacanza di mare, non è più un problema. E l’India è ben conscia dell’importanza di un progetto di sviluppo turistico che possa offrire ai visitatori, assieme alle molteplici realtà storiche, paesaggistiche, monumentali e sociali, un adeguato supporto logistico e ricettivo attorno alle splendide e infinite spiagge che si inseguono lungo i bordi del grande paese.

Sono nove gli stati indiani bagnati dal mare. Da ovest a est: Gujarat,Maharashstra, Goa, Karnataka e Kerala, affacciati sul Mare Arabico. Quelli a contatto col Golfo del Bengala sono: Tamil Nadu, Andhra Pradesh, Orissa eWest Bengala. Completano il panorama “marino” le isole Laccadive a ovest e leAndamane & Nicobare a est.

Le coste indiane sono mosse da panorami interessanti e mutevoli. Lunghissimi tratti sono occupati da numerosi nastri sabbiosi: spiagge entrate nel circolo turistico e altre rimaste intatte e frequentate solo dai pescatori dei piccoli villaggi; nell’immediato entroterra, vi sono rigogliose piantagioni di alberi da frutta, palme da cocco, alberelli di ananas. Dalle parti di Goa e del Kerala meridionale, promontori verdeggianti si insinuano nell’oceano, movimentando il panorama. Molti i villaggi che punteggiano le coste; molte le lagune e i bracci di mare interni (backwaters del Kerala); molti i tratti di costa occupati da intricate colonie di mangrovie. A Capo Comorino, l’estrema punta meridionale dell’India, già nello stato del Tamil Nadu, si incontrano i tre mari che bagnano l’India; nei giorni di plenilunio si vede la luna sorgere dal Golfo del Bengala mentre il sole tramonta nel Mare Arabico. Luogo magico e sacro, questo; è qui infatti a Kanyakumari che si trova il tempio dedicato alla dea vergine Parvati.

fonte: www.mondointasca.org 

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